Nella figura è rappresentata una sottile verga metallica
che all’estremità superiore è solidamente
ancorata ad un supporto fisso, mentre, all’estremità
inferiore è collegata al centro di massa di un disco
rigido di raggio R.
Sul perimetro del disco è avvolto un filo che dopo
essere passato nella gola di una carrucola termina con un
cappio al quale può essere applicato un peso F.
Sul disco, quindi, agisce un momento di rotazione.
M
= F R
Sotto l’azione di questo momento, il filo si torce
ed esercita di conseguenza sul disco un momento eguale ed
opposto -
M , che tende a riportarlo nella posizione iniziale.
Se l’angolo di torsione d
non è troppo grande, l’esperienza dimostra che
il momento di richiamo è proporzionale allo spostamento
angolare.Cioè:
M
= - K d
dove K
è una costante che dipende dalle prorpietà geometriche
Fig. e fisiche della verga e viene definita costante di torsione.
Se, una volta ritorta la verga, viene meno il momente torcente,
il sistema ritorna in equilibrio dopo aver compiuto alcune
oscillazioni in modo del tutto analogo alle oscillazioni del
pendolo elastico già studiato nella scheda M-11.
Anche l’espressione del periodo risulta simile, come
qui di seguito viene mostrato.
Periodo del pendolo elastico |
Periodo del pendolo di torsione |
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Alla massa m corrrisponde il momento d’inerzia I
e alla costante di allungamento k
corrisponde la costante di torsione K.
Molti strumenti da laboratorio sfruttano oscillazioni di torsione.
Potrai approfondire la loro conoscenza con la seguente esperienza.
[materiale occorrente] [predisposizione
e acquisizione] [domande]
Materiale occorrente
apparecchio per lo studio
delle oscillazioni armoniche |
base a treppiede |
asta metallica 50 cm |
morsetto |
dinamometro 5 N |
sensore di distanza |
calcolatrice grafica TI-89 |
interfaccia CBL2 |
Predisposizione
e acquisizione
1 |
- Allestisci l’apparecchiatura
illustrata in figura disponendo tra i due morsetti
la verga di acciaio avente il diametro di 2 mm.

- Agendo
sui godroni che lo sostengono, regola la posizione
del morsetto superiore in modo che la verga sia
tesa in
modo corretto.
- All’alberino di cui è provvisto
il morsetto inferiore applica l’asta metallica
lunga L = 50 cm e stringi bene il godrone di fissaggio.
- Regola infine la posizione dell’indice in modo
che, a riposo, si trovi sullo zero del goniometro.
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2 |
Prepara una cordicella
lunga circa 20 cm con due cappi all’estremità.
Mediante un dinamometro avente un fondo scala di 5N,
oppure utilizzando il sensore di forza, applica all’
estremità dell’asta una forza F
tale da far ruotare il sistema di un angolo d,
ad esempio di 45° cioè di p/4
rad. Controllato che la cordicella sia perpendicolare
all’asta, leggi sullo strumento l’intensità
della forza F.

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3 |
Se misuri la massa
m della verga, puoi valutare il suo momento d’inerzia
rispetto all’asse perpendicolare che passa per
il suo centro di massa G,
con la formula I0
= 1/12 m L2. Dopo aver misurato
la sua massa m’ , applica ad una estremità
dell’asta il piattello provvisto di clip. Calcola
il suo momento d’inerzia I’
= m’ (L/2)2 . Il momento
d’inerzia totale del sistema oscillante risulta
essere:
I
= 1/12 m L2 + m’ (L/2)2
Disponi adesso il sonar ad una distanza di 50 cm dal
piattello, come è mostrato in figura.

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4 |
Collega
il sonar al sistema di acquisizione e avvia il programma
PHYSICS.
- Nel MENU PRINCIPALE seleziona PREDISPOSIZIONE SONDE;
- nel menu NUMERO DI SONDE seleziona UNO;
- nel menu SCELTA SONDE seleziona sonar e poi CALIBRAZIONE
PREDEFINITA.
Quando riappare il menu principale,
- premi il tasto 5: AZZERAMENTO e,
- nel menu SCELTA CANALE, seleziona SONAR.
A questo punto nella schermata che segue
sei invitato a premere il tasto +, ma prima di eseguire
questo comando, verifica che il piattello sia fermo.
Con questa serie di operazioni otterrai che l’elongazione
del piattello sia positiva quando si allontana e negativa
in caso contrario.
Nel menu principale riapparso dopo aver premuto il
tasto +, digita ACQUISIZIONE DATI e poi procedi come
al solito con le seguenti opzioni
- intervallo tra campionamenti: 0,1s
- campionamenti: 50.
Procedi fino a quando il sistema di acquisizione non
sia pronto.
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5 |
Imprimi
al piattello un piccolo spostamento (2-3 cm), in modo
che oscilli e, subito dopo avvia l’acquisizioine
dei dati premendo il tasto ENTER. Otterrai tre grafici
come quelli mostrati in figura.
  
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6 |
Misura con una bilancia la massa m’’
dei due cilindri forniti in corredo all’apparecchio.
Disponili quindi all’estremità dell’asta
metallica e fissali mediante i volantini di cui sono
forniti. (Fig. ). Adesso il momento d’inerzia
del sistema oscillante è:
I’
= 1/12 m L2 + 2 m’’ (L/2)2
Calcola questo nuovo momento d’inerzia e ripeti
la precedente esperienza. Dal grafico della distanza
valuta il periodo di oscillazione T’. Poichè
conosci la costante di torsione puoi, mediante la formula
inversa, ricavare il valore del momento d’inerzia
e confrontarlo col valore teorico.
A questo punto è interessante sapere da quali
parametri dipende la costante di torsione di una verga.
In questo apparecchio tu hai a disposizione quattro
verghe, e precisamente:
- una verga di acciaio avente la lunghezza di 60 cm
e il diametro di 2 mm;
- una verga di acciaio avente la lunghezza di 60
cm e il diametro di 3 mm;
- una verga di acciaio avente la lunghezza di 30
cm e il diametro di 2 mm;
- una verga di ottone avente la lunghezza di 60 cm
e il diametro di 2 mm.
Ripetendo le precedenti prove con verghe diverse e
misurando ogni volta il periodo di oscillazione a parità
di momento d’inerzia del sistema oscillante, potrai
verificare che:
- la costante di torsione è proporzionale alla
quarta potenza del raggio r
della verga;
- la costante di torsione è inversamente proporzionale
alla lunghezza l della verga;
- la costante di torsione dipende dal materiale di
cui è fatta la verga.
Cioè:
La costante g, che caratterizza
il materiale con cui è fatta la verga, viene
definita modulo di torsione.
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Domande
- Quanto vale il momento torcente M
applicato alla verga di acciaio ?
- Quanto vale la costante di torsione K
della verga ?
- Qual è l’unità di misura della costante
K
?
- Di che tipo è il movimento del sistema ?
- Quanto vale il periodo T
delle oscillazioni ?
- Utililizzando la formula inversa del periodo esposta all’inizio
della scheda, ricava la costante di torsione K
e confronta questo valore dinamico con quello ottenuto in
precedenza in modo statico.
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