Con la precedente esperienza hai potuto verificare che
per far muovere un corpo di moto rettilineo con accelerazione
costante,
è necessaria l’azione di una forza costante,
o di un sistema di forze la cui risultante R
si mantenga costante. Il carrello, nel suo movimento, incontra
una forza di attrito F’,
causata dal rotolamento delle ruote sul piano, la quale
ha
la stessa direzione della forza motrice (il peso del piattello
F),
ma verso opposto. Se F’
si mantiene costante lungo tutto il percorso,
anche la risultante R
= F - F’ rimane costante, per cui il movimento
è uniformemente accelerato.
In questa esperienza farai uso del carrello magnetico (che
hai già usato nell'esperienza M-1), che, oltre alla
forza di attrito praticamente costante F’,
è soggetto durante il movimento ad un’altra forza
di attrito, di tipo elettromagnetico, F”,
la cui caratteristica ti farà capire qual è
l’origine del moto rettilineo uniforme.
[materiale occorrente] [predisposizione
e acquisizione] [domande]
Materiale
occorrente
piano del movimento |
carrello magnetico |
sensore
di distanza |
calcolatrice grafica TI-89 |
interfaccia
CBL2 |
Predisposizione
e acquisizione
1 |
Taglia un pezzo di cordicella
e fai alle sue estremità due nodi a cappio, in
modo che la lunghezza finale sia circa 130 cm. In corrispondenza
di uno spigolo del tavolo, disponi la sponda di arresto
e fissala al bordo con la morsa di cui è provvista
la carrucola telescopica. Appoggia, infine, alla sponda
il piano del movimento, con la superficie metallica
verso l’alto.
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2 |
Carica il carrello con sei pesetti
da 20 g ciascuno, e misura la massa totale con una bilancia.
Aggancia un’estremità del filo al carrello
e, fatta passare la cordicella nella gola della carrucola,
appendi all’altra estremità il piattello
portapesi sul quale dovrai disporre un pesetto da 10
g. Regola l’altezza della carrucola in modo che
il filo sia orizzontale e completa l’apparecchiatura
come indicato in figura.
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3 |
Collega il sensore all’interfaccia
e, dopo aver avviato il programma PHYSICS, esegui il
monitoraggio delle distanze. Metti, poi, il sistema
in condizione di acquisire i dati (GRAFICO Vs TEMPO)
con le seguenti opzioni:
- intervallo tra campionamenti: 0,1
- campionamenti: 40
Procedi fino a quando il sistema di acquisizione dei
dati è pronto.
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4 |
Un compagno dovrà tenere
fermo il carrello con un dito alla distanza di circa
45 cm dal sonar. Premendo il tasto ENTER dai inizio
all’acquisizione dei dati e, non appena inizia
il ticchettio dell’interfaccia, il tuo collaboratore
dovrà allentare la presa, allontanandosi subito
dopo dal tavolo.
In figura sono riportati i grafici ottenuti in una prova
simile a questa.
  
Osservando il grafico b) si vede chiaramente che il
carrello, inizialmente fermo, attraversa una breve fase
in cui il moto è accelerato. La velocità,
però, non cresce in modo uniforme. All’inizio
sale rapidamente, poi sempre più lentamente,
fino a quando, raggiunto un determinato valore, si mantiene
costante e, da questo momento, il moto risulta uniforme.
Tutto questo trova conferma nel grafico c), dove si
vede chiaramente che l’accelerazione è
grande nella fase iniziale, ma cala rapidamente a zero
non appena la velocità raggiunge il suo valore
costante. Le fluttuazioni della velocità e dell’accelerazione
intorno ai valori medi sono dovute a disturbi casuali
della misura (fenomeno che viene spesso detto "rumore
che si somma al segnale").
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Domande
-
Ricordando che, detta R
la risultante delle forze, la seconda legge di Newton
si può scrivere
R
= (m + M)a, qual è la condizione matematica
perchè l’accelerazione sia nulla?
- Per quanto è stato fatto presente all’inizio
di questa scheda si può scrivere R
= F - F’ - F”, dove, la forza motrice
F=mg
e la forza di attrito delle ruote F’,
sono costanti. Se dopo la fase iniziale l’accelerazione
diviene nulla, come deve variare la forza resistente F”
durante tale fase?
- Che valore deve avere raggiunto la forza F”
nell’istante in cui la velocità inizia a divenire
costante e quindi l’accelerazione si annulla?
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