Apparato RTL per misure di spettri di diffrazione
 
descrizione

Il banco ottico sviluppato nell’ambito del progetto IRDIS consente misure facili e precise di spettri di diffrazione (da una o più fenditure) e un immediato confronto tra gli spettri ottenuti e quelli simulati seguendo il modello teorico "alla Fraunhofer".

L’apparato consiste essenzialmente dei seguenti elementi :

  1. una sorgente di luce monocromatica ben collimata ottenuta da un diodo laser (quelli comunemente usati come evidenziatore ottico nelle conferenze), che può essere alimentata a batteria o a rete ( questa seconda opzione offre il vantaggio di poter lavorare per tempi più lunghi di quelli consentiti dalla breve autonomia delle normali batterie a bottone, ma anche una regolazione della potenza del fascio di luce). Essa è montata su un cavaliere con regolazione della altezza, ed aggiustamento fine della orizzontalità del fascio
  2. un cavaliere porta-fenditure con regolazione della altezza studiato per centrare nell’asse ottico le fenditure intercambiabili della ditta PASCO
  3. un fotodiodo preamplificato montato su cavaliere fisso, montato dietro uno schermo con fenditura, scorrevole su asse ortogonale all’asse ottico ed agganciato ad un sensore di posizione potenziometrico. I due sensori sono dotati di connettore BT adatto all’uso diretto con CBL o LabPro, senza bisogno di alimentazione separata
  4. Rotaia  a "T" porta cavalieri, con regolo metrico
  5. Fenditure di collimazione di fronte al rivelatore (0.3, 0.5,1.0 mm)

 

Le operazioni necessarie per ottenere uno spettro consistono nella scelta della distanza di fenditura e sorgente dal piano del sensore, nell’aggiustamento fine (facilitato dalla movimentazione a cremagliera) delle rispettive altezze fino ad ottenere l’immagine dello spettro centrata all’altezza del sensore (operazione facilitata da una sottile riga nera orizzontale tracciata sullo schermo porta-sensore).

A questo punto basta connettere i due sensori (fotodiodo e potenziometro) alla interfaccia ed avviare la procedura di acquisizione dati.

Lanciata l’acquisizione si ruota l’apposito volantino per spazzolare con il sensore tutto lo spettro. Normalmente basta un centinaio di punti, ottenibile in mezzo minuto con una frequenza di 20 Hz.

Nel caso si usi un sistema di acquisizione pilotato da calcolatrice grafica tutto l’apparato può funzionare senza bisogno di alimentazione a rete.