L'effetto serra

La radiazione che giunge dal Sole alla Terra è una miscela di diverse radiazioni elettromagnetiche, con diverse lunghezze d’onda. Le radiazioni con lunghezza d’onda compresa tra 680 e 380 nanometri (milionesimi di millimetro), sono percepite dall’occhio umano come luce, per cui sono definite visibili. Quelle con lunghezza d’onda tra 380 e 30 nanometri sono definite ultraviolette e possono essere pericolose per gli esseri viventi. Le radiazioni con lunghezza d’onda compresa tra 680 nanometri e 1 millimetro sono definite infrarosse e vengono percepite come calore.

I materiali possono essere trasparenti oppure opachi in funzione della lunghezza d’onda della radiazione elettromagnetica. Il vetro comune, ad esempio, è trasparente alle radiazioni visibili, ma è opaco alla radiazione infrarosse e a quelle ultraviolette.

[materiale occorrente] [predisposizione e acquisizione] [domande]

Materiale occorrente

beuta di vetro
tappo di gomma col foro
base a treppiede
asta metallica 25 cm
morsetto
2 sensori di temperatura
1 lampada da 100 watt
calcolatrice grafica TI-89
interfaccia CBL2

 

Predisposizione e acquisizione

1

Infila uno dei due sensori di temperatura nel foro del tappo di gomma e con questo chiudi la beuta.

Fissa l’altro sensore all’asta con treppiede per mezzo del morsetto. Regola la sua altezza in modo che la sua punta si trovi alla stessa altezza della punta del sensore chiuso all’interno della beuta.

2

Avviato il programma PHYSICS, predisponi perché possano essere utilizzati due sensori di temperatura. Dovrai collegare il sensore all’interno della beuta con la porta CH 1 dell’interfaccia, e quello esterno alla porta CH 2.

Esegui il monitoraggio delle temperature e attendi fino a quando sono eguali, poi prosegui. Nel MENU PRINCIPALE, seleziona GRAFICO VS TEMPO e imposta i seguenti parametri

  • intervallo tra campionamenti: 1s;
  • campionamenti: 600.

Alla domanda QUANDO TRACCIO? rispondi premendo il tasto 2: DURANTE ACQUISIZIONE e disponi per le seguenti opzioni: Ymin = 18 °C ; Ymax = 28 °C ; Yscl = 1.

Disponi la lampada da 100 W di fronte ai due sensori, alla distanza di circa 20 cm.(Fig.) Accesa la lampada, dai inizio all’acquisizione dei dati premendo il tasto ENTER. Dopo circa 150 secondi, spegni la lampada, che riaccenderai e spegnerai a intervalli di 150 secondi. Otterrai due grafici simili a quelli riportati in figura:

Linea sottile: sensore interno alla beuta
Linea marcata: sensore esterno

Domande

  1. Basandoti sul primo tratto da 150 secondi (il dì), misura la velocità di riscaldamento nelle due condizioni sperimentali.
  2. Pensi che il vetro influenzi la quantità di calore ricevuta dalla lampada?
  3. Basandoti sul secondo tratto da 150 secondi (la notte), misura la velocità di raffreddamento nelle due condizioni sperimentali.
  4. Pensi che il vetro influenzi la quantità di calore dispersa dall’aria contenuta nella beuta?
  5. Tutti gli oggetti caldi emettono radiazione infrarossa, in particolare l’aria calda contenuta nella beuta. Cosa puoi dedurre sulla trasparenza del vetro alla radiazione infrarossa?
  6. L'effetto "serra" consiste nel fatto che l'energia della luce visibile attraversa il vetro che racchiude la serra, viene assorbita dagli oggetti contenuti nella serra e poi riemessa con lunghezza d'onda maggiore (luce infrarossa) che non viene trasmessa all'esterno dal vetro: il risultato è il riscaldamento all'iterno della serra. Nell'atmosfera terrestre l'anidride carbonica si comporta per la luce del sole come il vetro in una serra, per questo l’immissione nell’atmosfera terrestre di grandi quantità di anidride carbonica aumenta l’effetto serra. Sulla base di questa considerazione come ti spieghi che, pur essendo la Terra e la Luna approssimativamente alla stessa distanza dal Sole, la temperatura della Terra varia tra -45°C e 60°C e quella della Luna varia tra –150°C e 130°C ?