Il sensore di distanza, utilizzato nello studio sperimentale
del movimento, si comporta come un osservatore in grado di
valutare la distanza di un corpo mobile ad intervalli di tempo
regolari, per una determinata durata. L’intervallo di
tempo tra due campionamenti e il numero dei campionamenti possono
essere prestabiliti dall’operatore.
Il vantaggio più importante di questo modo di sperimentare è dovuto
alla possibilità di risalire a tutte le caratteristiche
del moto di un corpo attraverso l’analisi dei grafici
della distanza, della velocità e dell’accelerazione
in funzione del tempo. L’apprendimento della dinamica
risulta così più facile, immediato, divertente
e stimolante.
[principio di funzionamento] [specifiche]
[suggerimenti] [collegamento
con calcolatrice TI] [collegamento
con computer]
Principio di Funzionamento
Il sensore di distanza è praticamente un sonar capace
di emettere brevi impulsi di ultrasuoni che occupano una regione
di spazio a forma di cono con una apertura di circa 15° -
20°, e di ricevere gli impulsi riflessi dall’oggetto
in movimento. Il sistema di acquisizione dati, al quale è collegato
il sensore, misura l’intervallo di tempo impiegato da
ogni singolo impulso a percorrere la doppia distanza tra mobile
e sensore. Utilizzando questo dato e la velocità delle
onde acustiche nell’aria, il sistema è in grado
di tracciare il grafico delle distanze in funzione del tempo.
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Il sistema di riferimento
del movimento, connesso col sensore di posizione, è una
semiretta orientata uscente dal sensore stesso. Ne consegue
che le distanze sono sempre positive, crescenti quando
il mobile si allontana, decrescenti quando si avvicina.
La velocità, invece, è positiva nel primo
caso, negativa nel secondo.Va detto che l’orientamento
del sistema di riferimento può essere invertito
operando col programma. |
Specifiche
Le caratteristiche tecniche del sensore di distanza sono le
seguenti:
- frequenza degli ultrasuoni 40 kHz
- risoluzione 1 mm
- massima distanza rilevabile 6 m
- minima distanza rilevabile 0,45 m
Suggerimenti
Per ottenere buoni grafici col sensore di distanza è necessario
osservare le seguenti norme.
Controllare se vi è un
oggetto fisso (sedia, tavolo, ecc.) nel cono degli ultrasuoni.
Anche se l’oggetto è piccolo, ma si trova
più vicino al sensore rispetto al mobile, può procurare
interferenze dannose. Se tale oggetto è inamovibile,
si può ovviare all’inconveniente ricoprendolo
con un panno o altro materiale che non rifletta le onde
ultrasoniche. |
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Tenere presente che il cono
degli ultrasuoni si estende anche al di sotto dell’asse
centrale e questo può provocare inconvenienti quando
si usa il sensore su una superficie rigida. In questo caso è consigliabile
ruotare la parte mobile del sensore per puntare i segnali
leggermente più in alto. |
Collegamento
con una Calcolatrice TI
Il collegamento del sensore di distanza con una calcolatrice
TI, può essere effettuato con l’interfaccia CBL2
oppure con l’interfaccia LabPro.
Poichè il sonar fornisce segnali digitali, è necessario
collegare il sensore con la porta DIG/SONIC dell’interfaccia.
Di queste porte, nella CBL2 ve n’è una, nel LabPro
ve ne sono due. La gestione dei dati è quanto mai semplice
utilizzando il programma PHYSICS in italiano che può essere
richiesto direttamente alla M.A.D. Le calcolatrici TI-89 ,
TI-89 VSC e TI-92+, vengono fornite
dalla M.A.D., a richiesta, già programmate con
PHYSICS.
Il corretto collegamento sensore-interfaccia-calcolatrice è mostrato
in figura.
Collegamento
con un Computer
Il collegamento del sensore di distanza con un computer (PC
oppure MAC), può essere effettuato soltanto tramite
l’interfaccia LabPro. Il suo utilizzo implica
che nel computer sia stato caricato il software Logger Pro
eventualmente con l’aggiornamento in lingua
italiana.
Il collegamento tra l’interfaccia e il computer si ottiene tramite il
cavo USB, oppure con il cavo seriale, contenuti nella confezione del LabPro.La
funzione di autodetect consente a Logger Pro di conoscere il tipo di sensore
collegato all’interfaccia, e dunque di presentare i grafici più adatti
per lo studio dei fenomeni. Quando all’avvio del programma Logger Pro
rileva la presenza di un sensore di distanza, vengono mostrati tre grafici:
della distanza, della velocità e dell’accelerazione.
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